trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte)

L'Embrione umano nella fase del preimpianto
Aspetti scientifici e considerazioni bioetiche
Atti della dodicesima assemblea generale della Pontificia Accademia per la vita

Città del Vaticano, 27 febbraio – 1 marzo 2007
a cura di Elio Sgreccia e Jean Laffitte

Sulla fase della vita umana, di ciascun individuo umano, figlio o figlia, si è accesa da tempo una battaglia dai toni scientifici e talora con intenti ideologici: si tratta veramente di un individuo umano di pieno diritto? Ha o non ha la dignità che è propria di ogni uomo adulto?

La Letteratura scientifica ed etica ha dovuto registrare diverse fasi di questa disputa e tanto proposte alternative, “gradualiste”, volte, via via a giustificare l’aborto, la fecondazione artificiale con tutte le sue sequele (completamento degli embrioni umani e sperimentazione) la diagnosi preimpiantatoria, la clonazione terapeutica, l’uso delle pillole abortive etc.

La fondazione di questa teoria gradualista starebbe nella “graduale” maturazione dell’organismo e della funzionalità fisiologica: una fondazione riduzionista evidentemente, perché l’anima spirituale dell’uomo è la stesa sin dall’inizio e la dignità dell’essere umano si commisura alla natura umana presente fin dall’inizio c0n tutta la sua ricchezza

Il volume che riporta gli Atti del Congresso scientifico consente di riflettere anzitutto sulla continuità, sul coordinamento dello sviluppi e sull’individualità della componente biologica, ma invita a riflettere sull’intera questione antropologica di questa individualità umana e, pertanto, offre precisi orientamenti sul paino etico e giuridico.

Il discorso del Santo Padre, rivolto ai Congressisti e riportato nel volume, offre uno sguardo teologico su questo affascinante mistero dell’origine e della dignità di quello che chiamiamo, con linguaggio troppo povero, l’embrione umano. Egli afferma, richiamando la Sacra Scrittura: “I libri sacri, infatti, intendono mostrare l’amore di Dio verso ciascun essere umano ancor prima del suo prendere forma nel seno della madre. “Prima di formarti nel grembo materno, riconoscevo, prima che tu venissi alla luce, ti avevo consacrato” (Ger 1,5) dice Dio al profeta Geremia. E il Salmista riconosce con gratitudine: “Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo” (Sal 139,13-14). Sono parole, queste, che acquistano tutta la loro ricchezza di significato quando si pensa che Dio interviene direttamente nella creazione dell’anima di ogni nuovo essere umano. L’amore di Dio non fa differenza tra il neo-concepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino o il giovane, o l’uomo maturo o l’anziano. Non fa differenza perché in ognuno di essi vede l’impronta della propria immagine e somiglianza (Gn 1,26). Non fa differenza perché in tutti ravvisa riflesso il volto del suo Figlio Unigenito, in cui “ci ha scelti prima della creazione del mondo…predestinandoci a essere suoi figli adottivi…secondo il beneplacito della sua volontà” (Ef 1,4-6).

Il volume è presente anche nell’edizione in lingua inglese

Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2007, € 22.00

    

I giorni rinascono dai giorni
A cura di Livia Crozzoli Aite – Oberto Mander

La nostra società moderna ha privatizzato i grandi eventi della vita, in particolare la morte, recidendo una sorta di filo che li univa all’esperienza delle passate generazioni. Ha eclissato, così, la dimensione collettiva di questi eventi, che aveva una grande valenza terapeutica e costituiva un antidoto alla paura e al senso di impotenza che la creatura sperimenta di fronte al mistero. Le antiche tradizioni di tutte le civiltà e di tutte le religioni dimostrano come quello della morte sia sempre un evento collettivo e come, proprio in questa dimensione, l’individuo - che sperimenta il lutto in prima persona - trovi sostegno e solidarietà. Questo testo nasce appunto dalla riflessione, condotta ormai da diversi anni dal Gruppo Eventi – un’associazione di volontariato romana di cui Livia Crozzoli Aite è, insieme con altri, fondatrice –, sull’esperienza della perdita e del lutto. Per dare sostegno concreto alle persone che hanno perso una persona cara sono sorti da qualche tempo in Italia, e si stanno diffondendo sempre più, i gruppi di auto-mutuo aiuto, nei quali chi ha subito una perdita può confrontarsi con l’esperienza altrui, traendone conforto e dandone a sua volta. Il libro raccoglie i contributi di numerosi relatori in ordine ai gruppi di auto-mutuo aiuto, offrendo così una proposta organica di riflessione e di confronto.

Il saggio si articola in tre parti; la prima prende in esame gli aspetti teorici di base: la funzione sociale del gruppo, la figura del facilitatore e i percorsi formativi legati al suo ruolo, le dinamiche di gruppo, la relazione tra gruppi di mutuo aiuto e le istituzioni e la novità dei gruppi di auto-mutuo aiuto on-line. La seconda parte descrive le problematiche che incontrano i familiari, siano essi bambini, adolescenti o adulti, che si confrontano con la perdita di una persona significativa per la propria vita. La terza parte raccoglie le testimonianze di persone che hanno partecipato ai gruppi di auto-mutuo aiuto e le riflessioni dei facilitatori, legate alle loro personali esperienze di attivazione e conduzione di un gruppo. Tra le Appendici a chiusura del volume, particolarmente utile è l’elenco dei gruppi di auto-mutuo aiuto presenti in Italia.

Un libro attento, ragionato, frutto di esperienza dove nulla è improvvisato o superficiale. Le stesse esperienze riportate sono serie e documentate. I 38 interventi sono tutti offerti da ‘personalità’ nel campo della psicologia, psicoterapia, pedagogia, docenza universitaria, giornalismo, formazione, volontariato.

Libro valido e utile anche perché riporta indirizzi di siti con i quali connettersi in Italia e all’estero e l’elenco dei Gruppi di Auto-Mutuo Aiuto (GAMA), presenti nelle singole regioni italiane.

I curatori
Livia Crozzoli Aite, analista junghiana dell’Associazione Italiana e Internazionale di Psicologia Analitica (AIPA - IAAP), membro del Laboratorio Analitico delle Immagini (LAI), è fondatrice e presidente dell’associazione di volontariato Gruppo Eventi e membro del Comitato nazionale dei gruppi di auto-mutuo aiuto; si occupa della formazione degli operatori socio-sanitari e dei volontari. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato Sarà così lasciare la vita? (2001) e Assenza, più acuta presenza (2003).

Roberto Mander, formatore di operatori socio-sanitari e del volontariato, è membro dell’asso-ciazione di volontariato Gruppo Eventi e facilitatore in un gruppo di auto

Paoline, Milano 2007, €  20.00

    

Suggestioni di parole

 

La parola è sempre avvolta da un’aura di mistero, ora evocatrice di suoni sepolti nel tempo e di miti che esprimono i percorsi dell’uomo, ora rivelatrice di emozioni, di sogni, di ideali e di progetti.

Lasciandosi guidare dalla suggestione di alcune parole, in questo volume l’Autore, ha cercato di affrontare tematiche importanti, vecchie e nuove, problemi attuali e argomenti che trasudano la storia millenaria dell’umanità, temi religiosi e sociali. In un immaginario dizionario di cultura religiosa egli ha tentato di passare in rassegna alcuni elementi della prospettiva cristiana, cogliendone la grande rilevanza e attualità, in atteggiamento di dialogo con le fedi religiose e le varie culture.

E coerentemente alle finalità educative dell’insegnamento della religione cattolica, si prefigge di:
-
informare sul fenomeno religioso, in quanto esigenza naturale dell’essere umano, sui contenuti del cristianesimo in particolare e sulle altre realtà religiose entrate nella nostra esperienza quotidiana;
- favorire e suscitare il desiderio della ricerca e dell’approfondimento
degli aspetti religiosi in tutta la loro potenzialità culturale ed educativa;

formare alla convivenza e al dialogo interreligioso, dal momento che conoscere e capire sono i presupposti per la reciproca tolleranza.

Le riflessioni sollecitano il giovane ad aprirsi a orizzonti culturali sempre più vasti e a cogliere molti aspetti ad esse connesse, per esempio, con le finestre di approfondimento presenti in alcuni capitoli o con i dovuti collegamenti con gli argomenti affrontati in altre sezioni del libro.

Al termine di ogni capitolo è possibile usufruire anche di un piccolo questionario per l’approfondimento e per l’avvio della discussione in gruppo.

Mario Chiarapini, esperto di problematiche giovanili e familiari, svolge attività educativa nel mondo della scuola. È professore di Lettere e musicista. Conta numerose pubblicazioni discografiche e librarie destinate all’animazione e alla liturgia. Attualmente è Dirigente scolastico di un istituto lasalliano a Parma.

Paoline, Milano 2007, € 16.00

Archivio recensioni