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ESSERE DONNA IN ASIA
DAI DIRITTI VIOLATI A UNA NUOVA CULTURA DI PACE
Le donne asiatiche
mediano conflitti, costruiscono condizioni di liberazione e di sviluppo
in situazioni di degrado, aprono spiragli di pace là dove la
sopraffazione sembra prevalere. Tessono relazioni, si confrontano,
discutono sulle prospettive future, cercano percorsi possibili e
alternativi, partecipano man mano alla vita sociale e politica dei loro
paesi.
Benché vittime di
ingiustizie, soprusi e violenze, esse dimostrano una forza determinante,
capace di attivare una creatività concreta per il miglioramento della
loro condizione di vita e della società in cui vivono.
Questa
pubblicazione ha tre scopi:
Ø
far conoscere
la situazione in cui vivono le donne in 14 paesi asiatici, perché la
conoscenza è il primo passo per creare legami di solidarietà
Ø
denunciare
le ingiustizie
che subiscono per innescare un processo di cambiamento anche nel modo di
porsi del mondo occidentale.
Ø
dare ragioni di speranza,
indicando luoghi,
nomi associazioni che stanno già lavorando attivamente per un futuro di
giustizia.
Madre
Teresa di Calcutta
in India, Aung
San Suu Kyi in Myanmar, Shirin Ebadi in Iran, Premi Nobel per
la pace, non sono casi isolati ma testimoni delle tante battaglie per i
diritti umani che le donne asiatiche stanno conducendo con tenacia e
impegno costanti.
I Paesi citati nel
libro sono: Afghanistan, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giappone,
India, Indonesia, Iran, Malaysia, Myanmar, Pakistan, Thailandia,
Vietnam.
Le autrici –
Lucilla Di Rico e Francesca Quartieri - dall’intensa
qualificazione intellettuale e da una esperienza internazionale che le
ha poste in collaborazione con enti e associazioni di prestigio
universale, dedicano giustamente il libro alle “tante donne che hanno
sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia, non
rassegnandosi alle logiche della violenza e della guerra”.
LA
DANZA DELLA PACE
DALLA COMPETIZIONE ALLA COOPERAZIONE
Quella della
pace è considerata una utopia, da custodire e da coltivare, ma pur
sempre una utopia, il cui traguardo pare irraggiungibile; eppure tutti
gli esseri viventi, non solo gli esseri umani, sentono l’urgenza di
assecondare l’aspirazione alla cooperazione, alla condivisione e
all’amore. L’Autrice, per ribadire questa tesi mai abbastanza
sottolineata, rilegge la storia dell’evoluzione sulla Terra, unico
pianeta a presentare circostanze favorevoli allo sviluppo della vita;
inoltre rilegge le prime pagine della Bibbia, dove la creazione viene
definita buona. Gli ideali di collaborazione, di nonviolenza e di pace
sono inscritti nelle esigenze stesse della vita e del creato. È
necessario ascoltarli e lasciarli emergere, pena l’annientamento della
vita stessa.
Un testo
affascinante, che alterna pagine di riflessione e di contemplazione a
pagine dove sono indicati percorsi concreti di riconciliazione, di
condivisione. In questo momento storico così delicato per gli equilibri
della pace, il libro sostiene la necessità, solo apparentemente
scontata, di una educazione alla pace che passa attraverso lo stupore
per la bellezza e l’ascolto profondo della vita. L’Autrice attinge alla
ricchezza della letteratura mondiale per costruire percorsi di
conoscenza e di rispetto per le diverse culture.
Se “il
cristianesimo – come afferma l’Autrice verso la fine del suo libro – è
trasformare la tragedia della vita in una danza”, allora può essere
utile approfondire le radici, le motivazioni, le idealità di chi nella
vita semina tragedia per non assecondarle, ma soprattutto è
imprescindibile conoscere il pensiero, l’esperienza, le proposte, le
spinte di chi ad ogni costo vuol essere fedele a tutta quell’opera che,
uscita dalle mani e dall’amore di Dio uno e trino e perfezionata
dall’intelligenza e dall’opera umana, è lì ad attendere l’opera
costruttrice e pacificatrice di tutti.
Sono “pagine di
grande respiro poetico per una originale riflessione sul tema della
pace”.
L’Autrice,
Giuliana Martirani, da sempre, con tenacia e audacia pone a
disposizione della promozione della pace e della giustizia l’alta
cultura che la qualifica e le molte esperienze nazionali e
internazionali. Collabora anche con Usmi, Caritas,
Migrantes. Ha scritto numerosi libri su sviluppo, pace, ambiente,
non violenza e da il suo apporto sapiente a molte riviste.
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