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Liturgia -Modello di preghiera icona di vita

ROBERT F. TAFT
Lipa, Roma 2009, pp. 212, € 12,00

La liturgia cristiana è la rappresentazione del mistero pasquale di Gesù come rivelazione di Dio e del suo piano per noi.

Attraverso di essa, Dio metaforicamente, allunga la sua mano a noi, la sua mano che crea, salva, redime, ed il nostro alzare le mani è accoglienza e ringraziamento per il dono che Dio ci fa.

In questo modo il termine "liturgia" è inteso nel suo senso più ampio, come voleva lo stesso san Paolo, ovvero come scambio continuo tra noi e Dio. La nostra vera liturgia, il nostro culto è l'esistenza sacrificale del Cristo in noi. Per dirla in termini paolini, il "per me vivere è Cristo" significa essere unificati al Cristo morendo a noi stessi e risorgendo in Lui come a nuova vita. La potenza della sua risurrezione si rivela solo se noi partecipiamo alle sue sofferenze, diventandogli conformi nella morte.

La liturgia esercita in noi il suo potere formativo quando la facciamo nostra vivificandola e vivendola.

Così come fanno i preti, che nel loro ministero pastorale riescono a realizzare una dicotomia tra la vita parrocchiale, l'esercizio del culto e la loro preghiera personale, così noi dobbiamo essere chiamati ad una spiritualità che sappia interiorizzare ciò che celebriamo nel culto nell'intimità dei nostri cuori, aiutandoci a far luce su ciò che facciamo e siamo.

Se la vita nuova inaugurata dalla risurrezione di Cristo ci è data nella sua celebrazione sacramentale, la liturgia è la realtà in cui, attingendo alla comunione con il Risorto, in sinergia con lo Spirito, la celebrazione e la vita diventano inseparabili.

L'Autore

Robert Taft è nato nel 1932 a Providence (Rhode Island, USA). Gesuita dal 1949, nel 1963 è stato ordinato sacerdote nel rito bizantino slavo e archimandrita nel 1998. Nel 1960 ha conseguito la laurea in Studi Russi alla Fordham University (New York) e nel 1970 il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali al P.I.O. (Roma). Dal 1956 al 1959 ha insegnato a Baghdad, in Iraq. E' professore emerito di Liturgia al Pontificio Istituto Orientale e Senior Fellow del Dumbarton Oaks Center for Byzantine Studies, Washington DC. Numerose le sue pubblicazioni e i suoi libri sulle liturgie orientali, di cui è uno dei massimi esperti.

 

Di fronte alla vita - Tra passato e futuro

VALERIO ALBISETTI
Paoline, Milano 2009, pp. 110,
9,50

Questo libro è quasi un testamento spirituale dell'Autore che, attraverso di esso, ripercorre le principali tappe del suo cammino mettendo a fuoco argomenti già trattati nelle sue opere precedenti e uniformandoli in un ideale percorso interiore di approfondimento del sè.

Il compito di ogni essere umano, al di là di ogni nevrosi e conflittualità interiore, è quello di farsi portatori di senso.

Dare al proprio io una spiegazione sul senso della vita, cercare una propria idea sul mistero dell'umanità e sulla morte.

Per questo, in questa ottica, si rivedono degli aspetti essenziali della psicologia umana come: la conoscenza interiore, le esperienze fallimentari, le prospettive future, l'amore, la trascendenza, come senso "altro" della vita dopo la morte, come volontà di trovare una speranza.

Il nostro "vuoto interiore" a volte è rappresentato dall'incapacità di saper accettare gli errori commessi , dalle sconfitte o dalle delusioni, alla base però ogni difficoltà è un grave fardello da portare laddove per noi diventa difficile abitare pienamente in noi, conoscerci, ascoltarci, in modo da stabilire un rapporto di serenità e profonda conoscenza col nostro essere che ci metta nelle condizioni di saper perdonare noi stessi e gli altri anziché soffrire.

La sofferenza è comunque chiusura, volontà di non voler procedere o non voler capire, è un dare potere a qualcosa che predomina sul nostro io e sul nostro sé.

La vita ha in sé sofferenza e morte ma la sua grandezza è saperle accettare, esorcizzarle come qualcosa che ne fa parte ma che tuttavia rappresenta solo alcuni dei tanti colori di una tavolozza.

Vivere nel timore non serve, fuggirli non serve, imparare a conviverci e accettarli invece sì. Si aumenta in umanità traendo lezioni dalle proprie esperienze di vita, capendo i propri limiti e smettendo di ricercare la perfezione per ricercare la propria specificità, la propria armonia.

Quando si è in stretto contatto con i propri valori di fondo sì è sempre su una buona strada. A volte può capitare di non sapere cosa vogliamo per questo dovremmo imparare a capire che non si è felici nel fare ciò che si vuole ma nel sapere e nel volere ciò che si sta facendo.

Lo scopo non è una meta e il realizzarsi nel raggiungerla ma nel percorso e nel vivere pienamente il percorso, indipendentemente da ciò che si riesce a raggiungere.

Ognuno di noi è diverso, ognuno può dare in questo mondo qualcosa di sé che è solo suo, nessuno nel suo percorso ci è piovuto per caso ma per uno scopo preciso che non è quello dell'uniformizzazione, del doversi conformare a tappe prestabilite o agli stili imposti dalla società bensì l'essere noi stessi e come tali saperci accettare, scoprire la nostra propria essenza per saper guardare veramente lontano, verso un oltre che altrimenti rischia di sfuggirci.

 

L'Autore

Valerio Albisetti è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Di origine svizzera, professionista di successo, anche nel campo della formazione aziendale, tiene conferenze e seminari nelle maggiori città europee e americane. Fondatore della Psicoterapia Personalistica, è autore di libri di grande diffusione.

   

Anno sacerdotale - Sussidio per un itinerario di crescita personale e pastorale

AA.VV.
AdP, Roma 2009, pp. 77,
5,00

Questo piccolo ma prezioso sussidio, raccoglie le meditazioni ed i pensieri di dodici eminenti esponenti del mondo cattolico sull'Anno sacerdotale indetto dal Papa.

Un evento fortemente voluto da Sua santità che trova particolari motivazioni in questo preciso momento storico, che testimonia il suo amore e la sua attenzione rivolta ai sacerdoti e al loro fondamentale ruolo nella vitalità spirituale della Chiesa.

Oggi ancor più apprezzabile e più arduo visto il ruolo sempre maggiore dato al progetto ecumenico, all'ideologia della globalizzazione in un mondo che tuttavia è spesso ancora segnato da profonde discriminazioni, odi razziali, ideologie strettamente integraliste.

L'Anno sacerdotale è stato indetto per il periodo che va dal 19 giugno 2009 al 19 giugno 2010, si indirizza naturalmente ai sacerdoti ma le sue linee guida possono senz'altro essere di aiuto a tutti i religiosi e ai laici che vorranno migliorare il proprio cammino personale.

Gli Autori di questo libello, particolarmente adatti per competenza e autorevolezza, spiegano, attraverso vari temi proposti e trattati, gli obiettivi che questa iniziativa si propone di volere raggiungere.

Alla fine di ciascuna riflessione vengono poi proposti alcuni itinerari pedagogicamente assistiti che ricordano una specie di corso di esercizi spirituali, mai rigido ma suggestivo, che tenta di suggerire e invogliare un lavoro personale individuale.

Soprattutto si vanno a richiamare precedenti tappe nel percorso della Chiesa, per dare continuità e armonia ad un cammino che comunque si propone sempre degli scopi e delle mete da raggiungere per dare reale consistenza al progetto di costruzione di un'autentica civiltà dell'amore.

Viene infatti ricordato il Concilio Vaticani II e l'auspicio di vocazione universale alla santità espresso nel documento Lumen Gentium.

Si parla poi del modello che il Papa ha voluto indicare ad esempio di efficacia pastorale e sociale, S. Giovanni Maria Vianney, come a voler puntualizzare la necessità di rivalutare e approfondire la propria interiorità, il proprio personale rapporto con il Signore, per poter far fronte alle inquietudini della nostra epoca.

Un'epoca segnata da progressi e ambizioni sempre più grandi ma spesso confusa sull'importanza dei valori, un'epoca che vuole rispondere in massa a grandi domande esistenziali quali: solidarietà, giustizia e pace, ma che spesso non riesce a fare i conti con l'importanza di solidificare le ricchezze individuali di ciascuno, la fede e l'equilibrio di ciascuno per poter costruire con convinzione e reale volontà di apertura e altruismo.

Romina Baldoni
Biblioteca USMI nazionale

 

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