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Formazione a portata di click.
Comunicazione digitale
e santificazione della mente

PINA RICCIERI

Paoline, Milano 2011, pp. 168, Euro 13.00
Collana Sentinelle di frontiera n. 27

La formazione, futuro del presente?... non ci sono dubbi. Così come è certo che: La vita nel senso vero è una relazione (Benedetto XVI); e la formazione primariamente resta un evento relazionale.

Ma allora come fare formazione oggi, quando la crescita inarrestabile del Web ha modificato stili di vita e processi della conoscenza? Quando, con le nuove tecnologie, sono cambiati: rapporti quotidiani, modo di pensare, di sentire e perfino le stesse necessità e aspettative delle persone?

Se ne parla e se ne scrive da tempo, perché è chiaro ormai a tutti che il prossimo, oggi, va incrociato e attivamente ascoltato negli spazi mutanti dei social network. Ma nessuno finora aveva offerto un orientamento significativo e concreto per un corretto adeguamento dei percorsi formativi alla situazione reale attuale.

Nuovi modelli formativi

L’Autrice nelle pagine di questo libro ripensa la formazione e avvia a scoprire, attraverso la comunicazione, le nuove frontiere della comunicazione. La rete ha bisogno dell’esserci autentico e responsabile di tutti e di ciascuno per superare la banalità nel linguaggio e nei contenuti.

Così Pina Riccieri sollecita tutti - in primis formatori ed educatori - a decidere come crescere in umanità, libertà e responsabilità attraverso la rete. Nello stesso tempo offre alcune proposte e percorsi di formazione capaci di fornire qualità alla formazione stessa. 

Internet nella sua dimensione positiva è soprattutto partecipazione, permette di velocizzare l’interazione. “Nel mondo digitale – ha scritto il Papa - trasmettere informazioni significa sempre più spesso immetterle in una rete sociale, dove la conoscenza viene condivisa nell’ambito di scambi personali”.

Il sapere in realtà si produce, non si acquisisce. Ed è collettivo, non individuale. La rete, nel vivere sociale e anche nell’ambito della vita religiosa, nasconde opportunità nuove da scoprire e sperimentare.

Web e vita consacrata

La vita consacrata attraversa oggi, soprattutto in Italia, una fase  di travaglio e di cambiamento. E se è difficile sapere quali sviluppi avrà nei prossimi anni è certo però –ci ricorda Pina Riccieri a conclusione del suo libro - che  Dio continuerà a chiamare e sempre vi sarà qualcuno che ascolterà la sua voce e si porrà alla sua sequela con ‘amore indiviso’ e con la totalità della vita.

I nativi digitali, come tutti, sono affamati di relazioni e tutt’altro che indifferenti alla dimensione religiosa e al Trascendente. Il problema è raggiungere queste persone per aiutarle ad acquisire - e poi a confermare nel tempo - quella solida identità, in cui l’emergere dell’IO necessariamente è in prospettiva del Tu e del Noi. 

Allora nella vita consacrata, secondo le parole profetiche di G. Alberione: “Diminuiranno le energie fisiche, ma si supplirà ad esse con l’accresciuta sapienza e abilità”.

Una sfida che entusiasma ed è da raccogliere, soprattutto da chi è chiamato a formare le nuove generazioni: maturare nuove competenze per migliorare l’interazione e la condivisione; santificare la mente attraverso i nuovi linguaggi del Web.2;  aprirsi, insomma, a un nuovo modo di pensare la formazione da integrare nelle strategie tradizionali.

Luciagnese Cedrone
usmionline@usminazionale.it


Sentimenti e bellezza del Signore Gesù

 Cristologia e contemplazione

Vincenzo Battaglia, EDB, Bologna 2011, pp. 251, 23,00

Il testo fa parte della collana COMPLEMENTI del Corso di teologia sistematica.

E’ il terzo volume che analizza il rapporto tra vita intellettuale e vita spirituale. L’intento che ci si prefigge è quello di cercare di tracciare un itinerario per l’approfondimento del nesso tra cristologia e contemplazione con un approccio sia argomentativo che affettivo. Nel primo saggio si indagava sotto il profilo metodologico e contenutistico. Nel secondo l’attenzione era rivolta alla cristologia sponsale e alla dimensione sponsale della vita in Cristo secondo lo Spirito.

La vita in Cristo, condotta secondo lo Spirito, genera una molteplicità di desideri, o –meglio ancora- un unico desiderio dalle molte sfaccettature: entrare nella sfera della sua affettività, lasciarsi conquistare dal suo amore e affascinare dalla sua bellezza, condividerne e fare propria l’azione pedagogica e salvifica e mettere il Vangelo al centro di tutto.

Per conformarsi al Cristo e al disegno salvifico di Dio, ci si deve immergere in una esperienza spirituale che grazie allo Spirito Santo ci aiuta a compenetrare il “mistero” e a sviluppare una nuova sensibilità affettiva.

La vita in Cristo cresce e si sviluppa tra le debolezze e la fragilità della condizione umana, esige una lotta costante e un impegno di conversione, una cooperazione alla missione della Chiesa mediante l’evangelizzazione, la testimonianza e la carità.

Tutto questo costituisce lo sfondo esperienziale entro cui tale trattazione si colloca.

Soprattutto viene data attenzione all’interrelazione tra sviluppo psicologico e crescita spirituale, al complesso rapporto che tiene legate la psiche, esperienza umana, la vita di fede, la spiritualità e l’agire morale di ciascuno.

Nella tessitura di tutto il ragionamento l’Autore inserisce numerosi testi composti da maestri e testimoni vissuti in periodi storici diversi: dall’epoca patristica ai nostri giorni, per far conoscere e pensare l’esperienza cristiana nel suo preciso contesto storico-teologico.

In tutta l’opera si può cogliere una scrittura teologica molto incline alla meditazione contemplativa che però sa anche rispettare l’equilibrio tra auditus, intellectus e experientia.

In pratica la sua finalizzazione è quella di far proseguire lo studi e la ricerca ed essere occasione di scambio, di dialogo e di confronto.


Vecchi e nuovi dei

La geografia religiosa dell’Italia che cambia

Enzo Pace, Paoline, Milano 2011, pp168, 14,00

La società italiana sta cambiando, le religioni sono il riflesso delle     persone e per tanti versi indicano lo stato di salute del nostro mondo.

Tutte cercano di rispondere al bisogno umano di darsi speranza, dare un senso alle cose di questo mondo prima ancora che a quelle ultraterrene.

Ma l’universalità delle religioni deve sempre e ancor oggi misurarsi con la particolarità del credere.

Anche in questo mondo globalizzato e multiculturale.

Come le religioni devono farsi portatrici del loro messaggio etico e salvifico: cercando di universalizzarlo o rimanendo fedeli alle tradizioni e alle radici dell’etnia che rappresentano? Cosa sono esattamente le religioni? Riflesso di regole necessarie e globali o marcatori di identità sociale?

Di certo fino a poco tempo fa non si sentiva il bisogno reale di confronto o di reciproca conoscenza, ogni credenza era circoscritta nei propri ambiti territoriali e semplicemente si prendeva atto che ogni cultura aveva il suo credo.

Oggi le cose sono decisamente cambiate e con questo libro si prova a capire. Come convivere pacificamente nel rispetto delle tradizioni e delle identità, come ovviare a livello sociale e legislativo a differenze sostanziali e ideologiche nel nome di un’unità che rischia di essere solo chiusura? Si danno spiegazioni sui vari tipi di religioni e ci si prova a raffrontare con esperienze di vita vissuta.

Inoltre ci si interroga sul reale significato di identità nazionale, sugli effetti dell’imbarbarimento delle lingue e il venir meno della coesione socio-culturale. Sulle ripercussioni portate nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nel welfare da questa commistione. Sullo sforzo che si rende necessario, non solo di esprimere solidarietà, ma di ricongiungere le ragioni del diritto con quelle dell’etica sociale. Ovvero le procedure pubbliche, attraverso le quali emergono i conflitti di valore, devono stabilire il confine tra ciò che è negoziabile e ciò che non lo è. Per fare tutto questo nel modo più equo e giusto si deve partire da una conoscenza, non solo dell’altro, dell’estraneo, ma di noi stessi e di ciò che consideriamo essere un nostro valore inalienabile. Con ciò si può arrivare a trasformare la diversità in solidarietà in modo graduale e non invasivo.


Presenza Infranta

Armando Matteo, Cittadella Editrice, Assisi 2011, pp. 280, 17,00

In questo volume si riflette sullo sguardo estraneo che, dal “dopo Costantino”, la modernità ha rivolto alla Chiesa e al cambiamento di tono conseguentemente adottato dalla cristianità per presentare la fede.

Attraverso evoluzioni e crollo di miti e ideologie, si cerca di elevare il cattolicesimo ad una visione ardita e conveniente, profetica e dogmatica, minoritaria ed ecclesialmente vivibile del mistero e della realtà.

Si offre una proposta per poter pensare e vivere uno stile di fede cristiana che costituirebbe alle e sotto le condizioni di oggi.

Per vivere e pensare il postmoderno come istanza di un cristianesimo riletto, rivisitato – un incrocio dialettico, dialogico, staurologico e vitale - che ricorda l’ardito della scommessa pascaliana e del suo inverarsi patico-pratico-culturale. La postmodernità ha sollevato degli interrogativi, si è cercato un compromesso accettabile tra sequela al messaggio di cristo ed esigenza di vivere appieno il nostro tempo. Non sempre si sono trovate soluzioni o mediazioni che non suonassero ingenue e arroccate. Con questo libro si vuole invece affrontare il disagio attuale che il cristianesimo vive e partendo da intuizioni illuminate, provare ad offrire delle buone e valide ragioni per scommettere sul Vangelo.

Il cristianesimo ha una sua ragione di essere solo se diventa il sale e il lievito della vita di ogni giorno. Alle soglie del terzo millennio il suo impatto sulla linfa vitale dell’esistenza sembra venir meno drammaticamente.

Il mondo che esso rappresenta appare lontano, estraneo, difficile, ostile.

Perché è sempre più difficile restare cristiani e per di più cattolici? Siamo in un tempo di mezzo e si sta attuando un passaggio dall’antica Chiesa di popolo ad una Chiesa di nuova minoranza.

Ogni cambiamento epocale dello spirito umano sollecita la creazione di un nuovo paradigma di cristianesimo, necessita di un processo di inculturazione dentro le nuove traiettorie tracciate dalla storia. Questo inoltre deve avvenire nella non negoziabile fedeltà alla parola del Vangelo.

Ma è possibile allo stato attuale dei fatti saper cogliere il kairos che ci conduca sulla via di un rinnovamento autentico? Bisognerebbe tracciare un pensiero teologico postmetafisico, cercando di districare il nodo della plausibilità teorica del cristianesimo.

Ma come pensare il carattere non illusorio della rivelazione escludendo di poter affermare su basi dimostrabili la trascendenza? Innanzi tutto provando a far riemergere la tradizione, che è stata pur ampia, di sapienza e di discernimento costruita intorno a realtà forti di soggettività: comunicazione, relazionalità, amore di sé. Secondariamente convincendosi del fatto che la fede non si rifugia nel fondo uguale di un essere immutabile, ma si espone alle peripezie dei tempi scommettendo sul fatto che nessuna epoca può essere priva di grazia, ma ognuna è una porta che si apre sul mistero cristiano.

a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it

CD - L’amore quello vero
Chiara e Francesco

Il musical

Musiche: Giampaolo Belardinelli
Testi:
Pietro Castellacci
Collaborazione:
Achille Oliva/Adriano Maria Maiello
Anno
di Pubblicazione:
2011
Luogo di pubblicazione:
Roma
Distribuzione:
Paoline Diffusione

 

Giampaolo Belardinelli, Achille Oliva e Pietro Castellacci, sono gli stessi autori che nel 1981 firmarono un altro memorabile musical su Francesco e Chiara d’Assisi: Forza venite gente.

Praticamente la leggenda del musical “cattolico” che si ripropone non come un sequel ma come ritorno alla storia di origine vista con angolazione diversa.

Meno atmosfere fiabesche e più profondità. Si toccano temi difficili, si affronta l’essenza del vivere in povertà che va oltre alla parola chiave che predominava in Forza venite gente, ovvero: semplicità. La povertà è una scelta totalizzante e sicuramente meno leggera, richiede forza vera. Con essa si decide di scrivere da sé la propria vita e tutto questo può portare al raggiungimento di una grande ricchezza: la libertà. Una libertà la cui conquista passa dal donarsi, dall’amore: quello vero.

Tra i protagonisti insieme a Francesco e Chiara, spicca la figura della lebbrosa Novella, l’emarginata e la reietta del suo tempo che deve fare i conti con una malattia impietosa. Attraverso il suo personaggio si sfiorerà il tema dell’eutanasia. Non mancherà però l’aspetto popolare, incarnato da un gruppo di saltimbanchi, che saranno la voce ironica e disincantata della cittadella di Assisi. Musicalmente più ritmico, più rock ed orchestrazione, assolutamente conforme alla scuola di Broadway, lo spettacolo è suddiviso in venti numeri musicali con recitati agili e brevi molto più marginali. Il CD appena pubblicato dalle edizioni Paoline propone le musiche interpretate da: Valeria Crescenzi, Emanuele Tolomei e Jacqueline Ferry. Disponibili anche le basi e gli spartiti. Per Pasqua è invece prevista la messa in scena con una compagnia stabile. Si riuscirà a ripetere il successo raggiunto trent’anni fa? Gli Autori se lo augurano pur essendo consapevoli che non si tratta più di un tema mai toccato e che ci sono molti pregiudizi a priori riguardanti le iniziative a tema religioso, un grave gap culturale che penalizza l’Italia.

 

CD - Salmi oltre la soglia
 

Musiche E ARRANGIAMENTI: Paolo Ferro
Voce: Andrea Segato
Commento: Andrea Segato
Progetto grafico e percorso fotografico: Davide Ferro
Foto: Luciano Monti
Distribuzione: Paoline Diffusione
Anno: 2011

Desideri. Tanti ne abbiamo nella nostra vita. E’ come entrare in un grande albergo con stanze e corridoi. Porte che ti mostrano una soglia da attraversare. Oltre la soglia vivi l’esperienza che hai desiderato, dai voce e volto a idee e persone.

E’ necessario recuperare la saggezza che permette di entrare, ma anche di uscire da ogni stanza, per vivere in armonia. Questo lavoro nasce dal desiderio di restituire all’uomo un modo per non restare intrappolato nell’angoscia, inchiodato nella paura di camminare ancora. E’ un invito ad alzarsi, partire, perché è beato l’uomo che non si arrende. Abbiamo scelto il canto dei salmi perché irrompe nell’anima e ti fa sentire tutto il bene di Dio. Dodici salmi per chi vive nella fretta, per chi viaggia, per chi ha poca familiarità con la parola di Dio, o per chi, disorientato dal cammino, è dominato dalla tentazione di non continuare il “Santo Viaggio” della vita. Cosa trova l’uomo che, in un tempo di preghiera e meditazione, attraversa la soglia dell’amore di Dio? Varca anche tu la soglia e lo saprai.

Andrea Segato

CD - Messa con i bambini
 

AUTORI: Renato Giorgi, Valerio Antonioli
Anno di Pubblicazione:
2011
Luogo di Pubblicazione:
Roma
Distribuzione:
Paoline Diffusione
Destinazione:
Bambini
Disponibilità: Versione CD e CD con spartito

Una nuova proposta di canti per la messa domenicale indirizzati ai bambini, con melodie facili da memorizzare, che invitano alla gioia e alla gratitudine, accompagnando con semplicità e freschezza i vari momenti della celebrazione. Da sempre a contatto con il mondo dei bambini e dei ragazzi, gli Autori propongono questi brani perché la Messa sia un momento di festa, offrendo un nuovo contributo al repertorio della comunità. Per facilitarne l’apprendimento fuori dalla celebrazione, nel compact disc sono contenute anche le versioni strumentali.

A cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it

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