trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte) trasp.gif (814 byte)

19 dicembre 2012

Fede cercata Fede professata
AA.VV.
Paoline, Milano 2012, pp. 179,  € 14,00

 

«La fede è la risposta dell’uomo a Dio che gli si rivela e gli si dona, apportando nello stesso tempo una luce sovrabbondante all’uomo in cerca del senso ultimo della vita». Il Catechismo della chiesa Cattolica (CCC 26) dà questa definizione alla fede. Essa si distingue dal sentimento religioso e dal senso etico perché assume i caratteri di una “risposta”, di un vero e proprio atto di affidamento e accoglienza. Nella fede si ritrova una dimensione dinamica e interpersonale. Nel credere c’è un impegno pieno e totale, c’è volontà di donarsi. Quando la fede viene abbracciata e riconosciuta come elemento portante della nostra stessa esistenza e del nostro senso ultimo, vuol dire che la grazia di Dio è entrata in noi, che lo Spirito Santo ci è venuto incontro e ci ha illuminati. «Affinché poi l’intelligenza della Rivelazione diventi sempre più profonda, lo Spirito Santo perfeziona continuamente la fede per mezzo dei suoi doni» (Dei Verbum 5). La fede configura un dialogo con il Creatore, un rapporto di amicizia, di fiducia, un cammino tortuoso e a volte complicato da portare avanti giorno per giorno. In questo percorso l’uomo impara a conoscere se stesso e gli altri, impara l’amore e soprattutto il rispetto di sé e della sua dignità. Conoscendosi ed centrando in armonia con la propria identità più profonda l’essere umano si fa capace di Dio. E’ un completamento autentico di pensiero, una tappa di maturità e di crescita. Presuppone convivenza serena con i propri limiti e le proprie paure, ma anche padronanza assoluta dei propri punti fermi che si radicano tra le certezze e diventano verità interiore inamovibile. Il Credo esterna e pluralizza la professione del singolo. Fin dalle origini del cristianesimo l’invocazione e la preghiera, la ritualità liturgica tutta conteneva l’affermazione Credo. Il testo raccoglie una serie di studi e riflessioni che si propongono di dinamizzare e rivalutare, nel suo senso più profondo, la professione di fede del catecumeno all’interno della sua vita pastorale e nella propria Chiesa locale. Riscoprire quindi la grandezza della propria vocazione battesimale e diventare testimoni della Bellezza pasquale. Un’esperienza compiuta nella chiesa di Sant’Agostino a Rimini nelle cinque settimane della Quaresima 2012 alla presenza del vescovo mons. Francesco Lambiasi. Testimonianze di maestri e di esponenti autorevoli della Chiesa che ci introducono alla grandezza di questo Simbolo apostolico che è inno di lode e esaltazione dell’opera di Dio - Trinità.

Credo in Dio Padre;
Credo in Gesù Cristo;
Credo nello Spirito Santo;
Credo la santa Chiesa;
Credo la risurrezione.

Una rassegna di riflessioni che sono la perfetta sintesi delle verità fondamentali del cristianesimo, la migliore preparazione per immergersi pienamente in questo Anno della Fede.

   


Libertà democratiche e sviluppo
a cura di Mario Signore e Luca Cucurachi
Pensa Multimedia, Lecce 2012, pp. 273, € 20,00

 

Le moderne democrazie vivono un tempo di incertezza proprio sul piano del loro rapporto sostanziale col tema e l’esercizio della giustizia e dei diritti. Il legame tra democrazia e politica, tra partecipazione e rappresentanza ha bisogno di trovare nuove definizioni e nuove dinamiche. Nell’era della globalizzazione e della virtualità si tende ad includere nella vita civile un insieme di tendenze e a farle convivere tra loro indipendentemente dal fatto che ci sono identità e peculiarità che ne vengono danneggiate. L’etica, i principi, gli equilibri sociali, la giurisprudenza, devono essere continuamente adeguati a principi di uguaglianza e pluralismo universale che ci fa perdere di vista la dimensione sostanziale e antropologica dell’uomo come essere. A volte l’economia e la finanza, la tecnologia e la scienza così come la spersonalizzazione del sistema sociale e istituzionale perde di vista l’uomo come fine e considera l’uomo come mezzo. Il piano sostanziale di ogni democrazia viene meno se l’uomo persona e la sua interiorità è sacrificato ad un assolutismo oggettivo e totalizzante. Il bene comune è un motore etico-politico, solidale e assistenziale. Non c’è democrazia se non c’è tutela dei deboli e delle minoranze, garanzia di dignità per tutti. Questo volume, realizzato in collaborazione con il Servizio nazionale della CEI per il progetto culturale, raccoglie una pluralità di contributi per tentare di rileggere con rigore scientifico e taglio storico-critico la democrazia e le sue istanze di sviluppo. Soprattutto come e in che modo guardare al futuro e aprirsi a nuove prospettive senza impoverire la nostra umanità. La persona, nella sua relazionalità e nella sua trascendenza, si rivela, così, come il centro propulsore di nuovi orizzonti di senso. Per un primato della persona-in-società, di cui la democrazia è espressione di tutela e garanzia di sviluppo. Perché non si perda di vista la conclusione illuminata e l’ammonimento di Heidegger che disse: «Nessuna epoca quanto la nostra ha accumulato sull’uomo conoscenze così numerose e diverse; nessuna epoca è riuscita a rendere questo sapere così prontamente e così facilmente accessibile. Eppure nessuna epoca ha saputo meno che cosa è l’uomo».

  a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it

 

Archivio recensioni