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Appunti di lavoro vita e missione
EUGENIA LORENZI, TEKA
EDIZIONI, Lecco 2014, pp. 176, € 12,00
Eugenia
Lorenzi delle suore di Maria Bambina è stata Superiora
provinciale del Sud Italia dal 1977 al 1986. E’ stata
presidente dell’USMI Calabria, che nacque nel 1979.
Dal 1987 al 2008, durante il soggiorno a Roma, suor Eugenia
svolge attività di collegamento tra le Usmi regionali,
è rappresentante dell’Usmi nazionale presso
le Migrantes (Commissione CEI), presso la Caritas Italiana
e per l’emergenza nell’Europa dell’Est,
negli anni 1991-1996.
Sull’esempio della fondatrice della propria congregazione,
Bartolomea Capitanio, durante tutta la sua attività
cerca di rimanere fedele al motto “Essere là,
dove più grande è il bisogno!”. Tra
il 1972 e 1977 le singole provinciali decisero di espandere
la presenza di comunità nel Sud Italia. Le prime
furono Castelvetrano a Trapani e altre case nella regione
Sicilia e Calabria. Suor Eugenia ha avuto l’incarico
di coordinatrice dalla Madre generale, Angelamaria Campanile,
fino alla nomina di Superiora provinciale del Sud (1977-1986).
La stessa Madre Campanile, presidente dell’Usmi Nazionale,
ha incoraggiato suor Eugenia a dare vita ad una Usmi Calabria
con dodici segreterie in corrispondenza delle dodici diocesi
della regione. Sempre su iniziativa di suor Eugenia e in
ambito Usmi, prende vita il trimestre sabbatico per sostenere
il rigenerarsi spirituale di molte suore operative in ambito
missionario e pastorale. Il trimestre si è svolto
dal 1991 al 1997 ed è poi ripartito nel 2000. E’
così strutturato: a marzo elaborazione, organizzazione
e presa di contatto; accoglienza delle partecipanti con
almeno un’esperienza di governo a titolo preferenziale;
definizione dei contenuti insieme ai relatori. Il trimestre
non è un corso ma esperienza spirituale e di aggiornamento
apostolico intercongregazionale. Prevede pellegrinaggi scrupolosamente
preparati sul piano spirituale e biblico, laboratori di
metodologia formativa realizzati di volta in volta su vari
moduli. Con lo scoppio della guerra in Eritrea, su sollecitazione
del direttore Caritas don Giuseppe Pasini, vengono raccolte
una quindicina di suore di diverse congregazioni per prestare
servizio di emergenza accanto alle suore di Sant’Anna
e alle cappuccine di madre Rubatto. Nel 1995, l’allora
presidente Usmi, madre Lilia Capretti, dopo una lettera
di accorata denuncia ricevuta dal presidente della Conferenza
episcopale nigeriana circa la situazione di molte donne
nigeriane raccolte e avviate alla prostituzione in Italia,
affida a suor Eugenia, in quel periodo responsabile della
“mobilità etnica”, il compito di prendere
a cuore il problema. Nasce così dapprima un comitato
che unisce Usmi, Uisg, Usg e Cism, la Caritas, Migrantes,
Consiglio pont. migranti, la parlamentare Carole Tarantelli
e l’associazione “Differenza donne” e
poi il Coordinamento Caritas Italiana per la lotta contro
la tratta (1995). Testualmente sr Eugenia ha un pensiero
speciale rivolto all’Usmi e al “Gruppo di riflessione
sulla vita religiosa in Italia” che su iniziativa
di madre Campanile ha dato un grosso input alla vita comunitaria.
Queste le parole che padre Luigi Guccini pronunciò
nella seduta di apertura e che dovremmo sempre tenere presenti
come lustro dell’Usmi e in questo anno dedicato alla
Vita Consacrata: «L’evoluzione culturale ed
ecclesiale di questi ultimi decenni è tale da richiedere
alla vita religiosa in Italia un ripensamento radicale,
a livello di essere e di operare; il problema non è
il ridimensionamento numerico delle opere e delle attività,
ma un nuovo modo di essere: è la vita religiosa nel
suo insieme che deve cambiare».
a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it
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