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Mistagogia della Messa
ENZO LODI
Edizioni Liturgiche (CLV), Roma 2014, pp.
146, € 20,00
Il
libro che presentano le Edizioni Liturgiche Vincenziane,
vuole essere un saggio generale di mistagogia e una riflessione
sull’Eucaristia. Viene quindi presentato il mistero
eucaristico sotto l’aspetto di cinque segni tra i
più rappresentativi della ricerca e della trattazione
postconciliare:
- Passaggio dalla dispersione alla propria identità
ecclesiale;
- Ruolo dell’omelia come magistero della Parola e
della Parola stessa come mistero;
- Il Prefazio come iniziazione all’azione di grazie;
- Stato vittimale;
- La sobria ebbrietà della Comunione che con Ambrogio
e i Padri completa la scarna trattazione su san Tommaso
fatta propria dal Concilio di Trento con i quattro verbi
circa gli effetti della Comunione: sustentar, auget, reparat,
delectat.
Con questo volume si vuole
offrire una guida riflessiva sul senso e sulla struttura
della Messa che si ritiene indispensabile in modo particolare
per figure formative come i catechisti, gli insegnanti di
religione e gli stessi teologi laici che fanno fatica a
comprendere e rispecchiarsi in tutti gli argomenti legati
alla celebrazione. La denominazione piuttosto insolita,
che riprende il termine usato anche da V. Raffa (CLV 1998),
vuole evidenziare una preferenza di prospettiva storica
e un cammino teologico. Il sostantivo mysterion e il verbo
aghein evocano le catechesi che nel IV e V secolo il vescovo
proponeva ai neofiti durante l’ottava di Pasqua. Nell’Eucaristia
non sono il pane e il vino a trasformarci nel corpo ecclesiale
bensì il corpo e il sangue del Signore sotto il velo
dei segni sacramentali. A partire dal secondo millennio,
con Pietro Lombardo, scompare l’unità della
Preghiera eucaristica e si ha una profonda incomprensione
delle risorse proprie della metodologia mistagogica. L’attenzione
dei teologi era sull’efficacia assoluta ed esclusiva
delle parole dell’Istituzione. Di fronte all’interrogativo
di una precedenza e una preesistenza del racconto istituzionale,
comune alle due tradizioni orientale e occidentale, oggi
i liturgisti correggono la concezione statica della genesi
anaforica in una concezione dinamica della genesi della
Preghiera eucaristica. Mistagogia come piena e fruttuosa
intelligenza dei misteri acquisiti con la novità
della catechesi e con l’esperienza dei sacramenti
ricevuti. Perché andare in Chiesa la domenica? Per
ricostruire l’unione di Dio con tutto il suo popolo,
la Nuova Alleanza. Perché celebrare la Parola? Perché
essa, in quanto celebrata è azione attuale di Dio
con una sua struttura e una sua legge. Perché rendere
grazie? Il Prefazio è l’inizio solenne della
Preghiera eucaristica e non semplicemente l’introduzione.
L’azione di grazie avviene in senso teologale: viene
da Dio. Perché la Messa è memoria sacrificale?
Il memoriale (anamnesi) è azione che si concretizza
nel fare ciò che Gesù ha fatto. Perché
la Comunione è parte integrante della Messa con ostie
consacrate nella Messa stessa? Gesù fa del suo corpo
un cibo spirituale, un dono di amore per la vita del mondo.
Altri libri del CLV…
Animazione e regia musicale
delle celebrazioni
Note di metodo e di merito
DANIELE SABAINO
2008, pp. 230
Animare musicalmente una celebrazione è una questione
seria e impegnativa. Si tratta di dar vita sonora a un rito
in maniera tale da contribuire a far emergere il senso del
rito stesso. Per avere qualche probabilità di conseguire
questo, è dunque indispensabile muoversi attraverso
una programmazione articolata a vari livelli di preparazione
e di competenza. Questo libro vuole contribuire a prospettare
una ricognizione dell’anno liturgico dal punto di
vista della musicologia liturgica e dell’animazione
musicale pratico-pastorale, con l’intento di offrire
ai responsabili e ai ministri musicali della celebrazione
alcuni spunti di riflessione utili a orientare la progettazione
remota e prossima di una regia musico-rituale sempre più
aderente alla natura e alla logica di ciascun tempo liturgico,
e a verificarne quindi a posteriori l’effettiva riuscita
liturgica sia in rapporto alla celebrazione in sé
sia nei confronti della propria, concreta assemblea celebrante.
Aa.Vv.
L’Eucaristia culmine della iniziazione
cristiana.
«Lo riconobbero nello spezzare il pane»
(Lc 24, 35).
Iniziazione alla liturgia / 9.
2005. 128 pp.
L’Eucaristia, culmine della Iniziazione cristiana,
argomento del IX Convegno del Centro di Azione Liturgica
offerto ai seminaristi con l’intento di esprimere
una proposta di formazione per quei giovani, in cammino
verso il presbiterato, che nell’Eucaristia, ora partecipata
e nel futuro presieduta, ne intravedono il loro momento
straordinario di vita e di fede e che nelle nostre comunità,
attraverso l’Iniziazione cristiana, ritrova uno spazio
decisivo per sostenere e orientare scelte mature. L’Eucaristia
che ci offre un’immagine della Chiesa, di comunità
eucaristica, che è cristianamente autentica e adulta,
se è eucaristicamente formata, plasmata e orientata
da ciò che la fa essere e crescere come popolo di
Dio in missione.
Aa.Vv.
Diventare Cristiani
Problematiche teologico-pastorali del rito dell’iniziazione
cristiana degli adulti
Iniziazione alla liturgia/8
2004, 154 pp.
Ottavo Convegno del CAL, in occasione del quarantesimo anniversario
della promulgazione della CLC, si inserisce nella riflessione
della Chiesa in Italia intorno alla suggestiva espressione
tematica del “diventare cristiani”. Le comunità
ecclesiali da tempo impegnate nell’individuare itinerari
di catechesi per far maturare la fede degli adulti possono
trovare in questo testo una significativa proposta di formazione
che richiama l’impegno di una pastorale evangelizzatrice
e missionaria. Nei tre ambiti della pastorale: catechesi,
liturgia e carità, un invito a lavorare in sinergia
per costruire discepoli e comunità la cui vita è
legata fortemente ai sacramenti del Battesimo, della Confermazione
e dell’Eucaristia.
a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it
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