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EL ESPLENDOR BÍBLICO DE MARÍA
LA
SUPREMA CONSAGRADA
ANGEL PARDILLA, Libreria Editrice Vaticana,
Città del Vaticano 2015, pp. 316, € 12,50
Il
titolo del libro è - come del resto dovrebbe essere
ogni titolo - una splendida sintesi del suo contenuto e
della ‘identità’ della Persona di cui
esso parla. L’autore con argomentazioni precise, con
riflessioni opportune, con accostamenti linguistici biblico-teologici
validi descrive la ‘personalità’ di Maria
nei suoi diversi passaggi biografici.
Diviso in tre parti, nella prima analizza
la struttura nel cosiddetto ‘vangelo dell’infanzia’
secondo Luca e Matteo; senza perdere alcun dettaglio ‘visita’
i vari momenti dello scorrere della vita di Maria durante
l’infanzia e la vita nascosta di Gesù a Nazaret.
Innanzitutto è scritto di Maria nel racconto dell’Annunciazione,
i cui veri protagonisti non sono l’angelo e Maria,
ma Dio e Maria. Ella, donna matura, cosciente della propria
identità e dei propri impegni assunti di fronte a
Dio stesso, a sé, a Giuseppe, reagisce e in lei si
compie il mistero: Maria è consacrata da Dio ed ella,
la donna più amata da Dio, in gesto di pura consapevolezza,
risponde con una preghiera di offerta, consacra sé
a lui: fiat! Da quel momento non si appartiene
più... Seguono poi i commenti sulla nascita di suo
figlio a Betlemme, discussa da alcuni autori, l’incontro
con i pastori, i Magi, l’esilio, il ritorno, la permanenza
a Nazaret insieme con il Figlio e Giuseppe e poi soltanto
lei e lui, il figlio. Un figlio che matura secondo le normali
leggi della antropologia, ma anche secondo la mentalità
israelitica del tempo. Tutti e tre – Gesù,
Maria e Giuseppe – umanamente, biograficamente –
sono figli del loro tempo. Nulla in essi di assurdo o illogico:
non c’è posto in albergo? si fermano in una
grotta. Di fronte al nemico, un possibile assassino –
avvisati in un sogno credibile – obbediscono e fuggono…
La seconda parte suddivisa in cinque capitoli,
Maria è presente nel racconto dello ‘sposalizio’
(non ‘nozze’, plurale che l’Autore non
accetta) avvenuto a Cana, non come ‘invitata’.
Invitato è Gesù con i suoi discepoli. Lei
è la responsabile della gestione dei servizi e vive
il suo compito in obbedienza, all’interno del progetto
misterioso del Padre. Non dice mai: figlio, o figlio mio;
non è necessario; dice semplicemente: ‘non
hanno vino’ e ‘fate quello che vi dirà’.
Nei capitoli II-V sono sviscerati i vari momenti in cui
Maria è posta in relazione con Gesù. In ognuno
di essi Maria, in un analisi serena, profonda, rigorosa,
potremmo dire scrupolosa, è la donna che si presenta
in tutto il suo splendore come la ‘serva del Signore’,
quella che compie la volontà del Padre e nella quale
tutti - se vogliono, perché anch’essi obbedienti
al Padre - possono riconoscersi.
La terza parte abbraccia due capitoli.
Nel primo l’autore - dopo aver descritto la tipologia
propria del Libro degli Atti degli Apostoli - si
sofferma dettagliatamente a descrivere la singolare dignità
di Maria, la perfetta comunione di lei con gli apostoli,
l’armonia esistente tra le diverse identità
personali; scrive della Chiesa cattolica, apostolica, petrina,
mariana e cosa comporti ‘essere cristiano, ossia battezzato
nel nome del Figlio di Maria…’ Infine, in tre
pagine l’autore sintetizza l’immagine che Luca
si è si fatta di Maria: una donna che brilla di uno
splendore unico, perché è la donna più
amata da Dio: la suprema consacrata, la perfetta icona della
consacrata attiva e della consacrata passiva, colei che
è stata consacrata in modo speciale dal Padre e che
con maggior perfezione ha consacrato sé a Dio; la
missionaria per eccellenza, l’orante perfetta: il
Fiat e i Magnificat ne sono l’eclatante espressione.
Non poteva mancare in un testo di questo spessore un capitolo
pur breve su la presenza di Maria nella Lettera ai Galati:
nel versetto 4 del quarto capitolo. Dopo aver accennato
alla relazione di Paolo con gli altri scrittori del Nuovo
Testamento, con i quali è in piena comunione, Maria
appare come la vera Madre del Figlio di Dio. La figura di
Maria descritta da Paolo è in piena armonia con la
splendida figura di Maria dei racconti evangelici e della
testimonianza riportata da Luca nel libro degli Atti
degli Apostoli.
Prima della conclusione scritta dallo stesso autore sono
pubblicati otto ‘grafici’, strumenti didattici
che aiutano a comprendere meglio il contenuto di alcuni
temi illustrati nel libro stesso.
MARÍA,
ESPLÉNDIDO MODELO DE VIDA CONSAGRADA
ANGEL PARDILLA, Libreria Editrice Vaticana,
Città del Vaticano 2015, pp. 336, € 12,50
Il
modello più importante per chi voglia vivere una
vita consacrata all’altezza cui è chiamata
è - fuori ogni discussione - lo stesso Figlio di
Dio, il consacrato in forma perfetta e profonda dal Padre.
Il Cristo è la figura biblica e teologica a cui ogni
consacrato – che voglia vivere in pienezza la propria
consacrazione - deve continuamene guardare. Tutti gli altri
- i Fondatori stessi a cui facilmente ci si richiama - sono
modelli secondari.
Le due parti in cui è suddiviso questo volume - ma
condotto con una stessa logica - lo dimostra. La
prima offre – in un primo capitolo
- analisi dettagliate su quanto di Maria ‘modello
di vita consacrata’ è stato scritto dai Padri
della Tradizione: sant’Alessandro di Alessandria,
sant’Atanasio, san Gregorio di Nissa, sant’Ambrogio,
san Girolamo, sant’Agostino, e dall’autore del
famoso inno “akathistos” (V secolo).
Il secondo capitolo offre la preziosa testimonianza
di otto eccellenti scrittori di vita religiosa: san Leandro
di Siviglia, san Beda il Venerabile, Ambrosio Autperto,
sant’Odilon di Cluny, san Bernardo, san Francesco
d’Assisi, santa Chiara e san Tommaso d’Aquino.
Di ognuno di essi viene riportata una succosa, doviziosa
‘presentazione’, ossia un ‘intreccio’
tra biografia e ‘pensiero’ proprio di ogni autore
su la vita consacrata. In un secondo momento vengono riportati
testi, ossia citazioni di testi nei quali è possibile
trovare tutta l’argomentazione.
La seconda parte, la più ampia,
suddivisa in cinque capitoli riporta la ‘presentazione’
e l’elenco dei testi scritti - anno dopo anno - dal
Magistero della Chiesa in questi ultimi cinquant’anni.
Parte dalla Lumen Gentium, e via via Perfectae
caritatis, Evangelica testificatio, Mutuae relationes,
Vita consecrata (e quanti altri il cui titolo per brevità
omettiamo) per passare poi ai testi dei singoli Pontefici:
Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco.
In sintesi: una panoramica completa, come una galassia ragionata,
supportata da notizie precise e pertinenti, chiarificatrici,
filtrate. Un libro soprattutto per docenti e discenti, ma
non solo.
I due volumi - il primo che fa da ricca e ampia introduzione
al secondo – sono non solo utili, ma necessari per
chiunque voglia capire a fondo cosa significhi essere consacrati
dal Signore e consacrare se stessi a Lui.
Sr Biancarosa Magliano, fsp
biblioteca@usminazionale.it
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