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CREDERE… CHI ME LO FA FARE?!
Itinerario per la Cresima e oltre
MARCO D’AGOSTINO

Paoline, Milano 2015, pp. 135, € 10,00

L’Autore del libro cerca di indagare realisticamente la personalità e gli atteggiamenti tipo del preadolescente e dell’adolescente che si prepara alla cresima. E’ consapevole del fatto che le “cose di Chiesa” non sono tra le priorità dei giovanissimi, per loro natura concentrati su se stessi e insofferenti al nozionismo di qualsivoglia natura. Eppure si mette in risalto che la forma catechistica dell’annuncio non avviene più con le metodologie di una volta. Tutto è molto più fresco, più dinamico e per tanti versi meno rigido e formale rispetto al vecchio modo di fare “catechismo”. La proposta della fede non può essere tenuta fuori dai problemi esistenziali dei ragazzi, deve incarnarsi in un ascolto lucido e coinvolto senza tuttavia far venir meno la portata impegnativa e radicale del suo messaggio. Il vangelo parla di ‘croce’, di ‘rinnegare se stessi’, di obbedienza e volontà che non sono proprie. Qualcosa di difficile comprensione anche per gli adulti, per gli standard sociali quasi sempre incentrati su rincorsa del successo, efficacia dell’apparire, competizione e violenza. Forse motivi in più per invogliare davvero ad affrontare questa difficoltà e questa sfida per dare autentico valore all’esistenza. Una sfida che devono raccogliere i genitori, gli educatori e i catechisti. Per dare qualità alla vita, per rivalutare l’importanza di alcuni principi etici di ascolto e di comunione imprescindibili. Il cammino di conversione inizia dove il ruolo del formatore è pronto ad accogliere domande, domande dell’oggi, domande provocatorie e scottanti, per dare la risposta più consona in armonia con la Parola. Dio è incarnato in tutte le criticità, nelle prove spinose che la vita ci mette davanti. La fede in Cristo, il dono dello Spirito, la vita nella Chiesa significa ‘evangelizzare’ tutti gli interrogativi e i dubbi che conducono ciascuno nel sentiero del credere. Deboli e fragili possono ricevere in dono, se riescono a interiorizzare, la possibilità di essere forti. La fede è un fondamento che rimane inamovibile. Un dono e un impegno. Un regalo e una sfida alla libertà. In questo libro agile e attuale, ci si addentra profondamente nei fondamenti e nelle provocazioni della fede per offrire concretezza a operatori e cresimandi, in linea con le moderne sfide educative.


  

DALLO SCANDALO ALLA CAREZZA
Separati, divorziati e Chiesa
FRANCESCO ANDREA FALCONE & ENZO FERRARI, pp. 280, € 19,00
Paoline, Milano 2015, pp. 120, € 12,00

Un testo che prova davvero a mettersi dalla parte di chi conosce il fallimento della propria unione matrimoniale. Mettendo, prima di tutto, a disposizione del lettore, tutti i passi in avanti compiuti dalla Chiesa negli ultimi anni, per avviare un processo di accoglienza valido. Separati e divorziati credenti, non possono sentirsi abbandonati dalla propria comunità, non possono affiancare alla loro esperienza di dolore, quella della discriminazione e della solitudine. Nel mondo odierno la rottura di un matrimonio è ampiamente accettata, suscita quasi indifferenza. Per chi invece crede fermamente nel valore dell’istituto della famiglia, il riduzionismo e il superamento del problema non sono così scontati. Si provi semplicemente a capire cosa possa significare, per una persona di fede, essere privati del sacramento eucaristico nel caso in cui si scelga di rifarsi una vita contraendo un nuovo matrimonio. Si provi a pensare all’umiliazione vissuta da chi, rivestendo un ruolo attivo nella propria parrocchia, non si senta più di buon esempio per gli altri. Nel testo si raccolgono storie dirette di cinque persone che sono passate attraverso questa esperienza. Ci sono poi interventi di persone esperte di pastorale familiare, psicoterapeuti e giuristi che offrono dei contributi di carattere pratico (Carlino Panzeri, Pietro Bonanno e Caterina Perrone).
Si entra nel vivo dei drammi esistenziali narrati semplicemente per mettere in luce il terribile trauma e il conflitto interno che viene sollevato. Non si vuole procedere ad un racconto di parte che perda di vista la complessità delle implicazioni ma solo accendere i riflettori su una realtà che non può essere stigmatizzata. Oltre ad interrogarsi su una modernità sempre più costellata da unioni fragili e su una sempre più evidente perdita di ruoli nelle realtà famigliari, si precisa il ruolo esatto della Chiesa, si chiamano in causa le responsabilità di sacerdoti e di tutti coloro che sono chiamati a educare all’amore. Si fa riferimento al diritto e alla legge ecclesiastica ma si fa anche chiarezza su tutte le reali possibilità che un divorziato può rivestire nella comunità ecclesiastica. Si riportano stralci di proposte e prospettive emerse nel Sinodo dei Vescovi. La luce offerta è l’auspicio che in ogni situazione si sappia discernere e accompagnare con rispetto e carità. Prendersi cura efficientemente di tutte queste persone non può mai essere un segnale di indebolimento a scapito della testimonianza cristiana o del vincolo di indissolubilità legato al sacramento matrimoniale, al contrario, rappresenta sempre una risposta di accoglienza, di misericordia, di incoraggiamento e speranza.

a cura di Romina Baldoni
usminforma@usminazionale.it

 

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