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50a Assemblea Nazionale - 2003

Relazione del 24 aprile

 

 Introdotta da un canto di Mingo accompagnato da opportune diapositive la giornata del 24 aprile è stata vissuta in un crescendo di riflessioni contenutistiche.

Passare dalle riforme alla rivoluzione è stata la sintesi del messaggio di P. Innocenzo Gargano obcam. Egli ha ammesso che ‘reimpostare la vita religiosa all’interno della nuova Europa comporta un allargamento dei nuovi orizzonti spazio-temporali’. La caduta delle grandi visioni della modernità ha prodotto incredulità verso ogni genere di ideologia. Ne è sorta una rottura dell’universalità del sapere con la crisi della cultura occidentale, e si è aperta la porta al dialogo tra le culture, acuendo la sensibilità e la tolleranza rispetto alle differenze, senza  però proporre una misura comune. Conseguenza: rimane aperta la porta ad ogni arbitrio.

Si vanno così esprimendo alcune megatendenze che incidono sullo stile di vita: idolatria del denaro, perdita dell’interiorità, disgusto dell’essere e dell’esserci, fuga nel soggettivismo, angoscia, rifugio nell’indifferenza.

E altro.

La vita religiosa dovrà pertanto custodire gelosamente nel proprio cuore le Scritture nelle quali abita e dalle quali alita lo Spirito stesso di Dio.

Concretamente:

  • contestazione visibile della cupidigia e dell’idolatria del denaro

  • recupero della stabilità

  • rinuncia all’efficienza ad oltranza

  • perseguimento dell’interiorità

  • essere per gli altri… e altro ancora.

In sintesi la nuova vita religiosa in una nuova Europa dovrà fare i conti con diversità esponenziali ed essere sempre e comunque testimone pur in modo nuovo, ma sempre gioioso, di valori perenni.

 

Secondo don Giancarlo Rocca negli ultimi decenni si sono prodotte mutazioni che possono porre in crisi la vita religiosa stessa. Il sorgere delle nuove comunità spinge a pensare a strategie nuove di impostazione della vita. Un solo esempio la rottura tra celibato e opere apostoliche che può suggerire per i nostri istituti?

 Nel pomeriggio durante la celebrazione eucaristica ha tenuto la sua omelia  Sua Em. Rev.ma Signor Cardinale Eduardo Martinez Somalo, Prefetto della CIVCSVA.

 Padre Mario Aldegani, presidente della CISM, durante il suo saluto ha parlato della collaborazione sempre più fraterna che si va delineando tra USMI e CISM.

P. Marko Rupnik, fondando il suo discorso sul passaggio dalla modernità alla postmodernità in Europa ha sostenuto la necessità di ripensare alcuni atteggiamenti: non più tolleranza ma accoglienza, amore, Spirito Santo; non più pregiudizi ma ascesi; ripensamento e reimpostazione della formazione; imparare dagli altri e con gli altri; esplicitare la nuova fisionomia dell’Eurorpa; studiare i valori dell’altro: considerare gli altri come maestri… I santi soprattutto.

Relazioni interessanti, da riprendere come è stato detto dopo nel dibattito, su cui meditare, su cui condividere: perché la rivoluzione progettata e proposta, diventi realtà accolta e maturante.

Molto altro hanno detto i relatori. Il tutto per intero verrà pubblicato negli Atti (per prenotare gli atti clicca qui).

 


 

 

 

 

 


 


 

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Modificato giovedì 31 ottobre 2013
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