n. 7-8
luglio-agosto 2006

 

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Presentazione

 

 

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«Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa della Chiesa di Cencre, ricevetela nel Signore, anch’essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso… Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù… Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo… Salutate Trifena e Trifosa, che si danno da fare per il Signore » (Rm 16,1ss).

 Nella lettera ai Filippesi verso la fine dopo aver nominato Evodia e Sintiche probabilmente in contrapposizione tra di loro scrive: « Prego caldamente te, o sincero Zizigo, di aiutarle perché hanno strenuamente lottato con me per il vangelo, insieme a Clemente e agli miei collaboratori i cui nomi sono scritti nel libro della vita » (Fil 4,2-3).

« Ti salutano Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori » (Fm 24).

Sono alcune delle affermazioni paoline prese qua e là nelle sue Lettere per capire meglio e credere con maggior vivacità di fede che la collaborazione dei laici nella evangelizzazione ha origini e ragioni lontane. Esattamente dagli inizi della comunità cristiana stessa.

Nella molteplicità delle mansioni-missioni necessarie all’interno della Chiesa – farsi cura di tutte le povertà nuove o antiche – l’evangelizzazione ha la sua funzione fondante. E’ la ‘missione’ che dà ragione a tutte le altre. E’ a tutte pervasiva. Ogni gesto profondamente umano, se ispirato e sostenuto dallo Spirito, è annuncio.

Con gioia quindi e anche con un forte senso del ‘dovere’ in questo numero di Consacrazione e Servizio offriamo a tutte le nostre lettrici e i nostri lettori – anche se  non abbonate/i - gli Atti della 53a Assemblea USMI. E’ un atto dovuto. E atteso. L’USMI nazionale, anno dopo anno, o ciclo dopo ciclo, offre i suoi contributi perché ‘insieme’ siamo quell’arteria sanguigna che vivifica e rafforza, ‘collabora’ all’interno della Chiesa perché essa compia la sua missione con fedeltà piena al suo Fondatore Cristo Gesù.

« Laici e religiosi nel cammino della evangelizzazione, oggi ». Sarà anche questo un ulteriore passo necessario per ‘tornare alle nostre radici’ storiche e carismatiche?

La Redazione