Come ci siamo "appropriate", noi donne consacrate, della
"vita" che ci è stata donata nel Battesimo e nel carisma della
specifica consacrazione? Marcello Brunini parla di alcuni ‘difetti’
possibili, di quali sono i veri fondamenti di una vita battesimale
autentica e quali percorsi è necessario seguire perché la vita di ogni
donna consacrata risponda davvero alle "strategie" di Dio, che
è Padre, Figlio e Spirito Santo; quindi che è Persona e koinonía.
Gli eventi che si succedono in forma incalzante - soprattutto la
globalizzazione - obbligano a una comprensione sempre più precisa e
oggettiva della situazione storica e degli impegni di evangelizzazione che
essa impone. E’ necessario immergersi nella piccola o grande storia del
proprio territorio e lì porre i semi del vangelo.
Questa evoluzione incalzante è motivata anche dai new media, sempre più
sofisticati e sempre più alla portata di tutti. Anche molti istituti
hanno la loro pagina web. E’ il tempo della comunicazione. Giovanni
Paolo II nel messaggio per la giornata della Comunicazione sociale che
in Italia si celebra la seconda domenica di ottobre, sostiene che il
vangelo deve essere predicato, "comunicato", messo in onda, dai
tetti. Questo annuncio deve essere supportato da una pregnante
spiritualità. Ne scrive M. Agnes Quaglini. Anche se si sofferma sulla
spiritualità del suo istituto che ha il carisma specifico dell’annuncio
con la comunicazione, il fondamento è valido per tutti. Ognuno è - o
deve essere - un "comunicatore".
Ed ecco una "lectio" proposta ancora da Maria Pia Giudici. La
figura di Giuditta, donna saggia, che ha saputo discernere e affidarsi a
Dio, pregare e spingersi oltre i consigli della sola prudenza umana,
diventa un modello per tutti... Scrive l’autrice: chi non si è
imbattuto o non si imbatte nella prova?
Infine un articolo di Maria Noemi Mariacher sulla preghiera come viene “rivelata”
nelle opere di santa Teresa d’Avila. Più propriamente nel trittico:
Vita, Cammino di perfezione, Castello interiore. Animatrice di comunità
con un carisma unico santa Teresa, è anche grande camminatrice perché
fondava e riformava monasteri. Ma quale il supporto?
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