 Filippa Castronovo, partendo dalla Parola,
descrive le molte volte nelle quali il monte è espressione di una
intensa e vera vita spirituale: ascesa al Monte dove Dio abita, da cui
parla, dove si manifesta e attende l’uomo per renderlo partecipe della sua
stessa vita.
In ogni parte del mondo la società sta soffrendo delle stesse fragilità,
delle stesse profonde mutazioni che danno origine alla post-modernità.
Carlos Del Valle, religioso, sacerdote, direttore di TESTIMONIO,
rivista cilena per la vita consacrata, ne scrive pregi e disvalori e
illustra quali sono le conseguenze e i rischi per la vita consacrata. E
come farvi fronte.

Giuseppina Alberghina, vice-presidente USMI nazionale, con
chiarezza illustra i passi che la donna consacrata, ma non solo essa, deve
fare per essere oggi testimone ed essa stessa annuncio della novità che è
Cristo. In sintesi: afferrate a Cristo, ma coscienti di vivere inserite in
un mondo che cambia e che pertanto ha richieste nuove.
Giorgio Piacentini descrive l’esperienza di una religiosa -
Antonietta Potente - che ha saputo fare il passaggio da “vita religiosa” a
“religiosità di vita”. Fedeltà all’essenziale che è Cristo, ma anche
fedeltà al proprio impegno assunto con la professione dei voti.
Nelle comunità sono facilmente presenti religiose che hanno offerto e
donato la vita per Cristo e il suo vangelo. Come vivere perché tutto si
risolva in pienezza? Ne scrive Alba Rosa Martino, religiosa medico.
Alla Biennale del cinema di Venezia è stato concesso il Leone d’oro a un
film che ha suscitato scalpore e critiche: Magdalene. Un esperto di
cinema, sacerdote salesiano, Donato Lacedonio, ne descrive la
trama, i pregi e i limiti. Offre un contributo per una lettura sapiente
del film e aiuta a interpretare la vicenda e il film con obiettività e
senso critico.
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