n. 6
giugno 2003

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Per il Giovedì Santo di questo 2003 Giovanni Paolo II
regalava alla cristianità una enciclica sull’Eucarestia. S.E. Mons.
Angelo Amato la commenta brevemente soprattutto nella sua incidenza
e relazione con la vita consacrata. Accenna ai punti salienti, al
risvolto ecumenico, e a Maria, donna eucaristica che costituisce il tema
dell’ultimo capitolo.
Sulla
stessa lunghezza d’onda si inserisce lo scritto di Corrado Maggioni.
Egli con questo ‘pezzo’ pone una chiusura a quanto scritto da lui stesso
in tre articoli precedenti su Liturgia e pietà popolare nelle comunità
di vita consacrata.
Antonio Nanni, con competenza, rigore e in bello
stile, traccia alcune connotazioni della sobrietà. La descrive come
stile di vita, come nuovo nome della temperanza. Accosta sobrietà e
identità, ossia come giungere a possedere un “io sobrio”, il quale però
non ha senso se non è orientato sulla scia dell’alterità. La sobrietà è
più che mai un ‘bene’ da coltivare oggi, tempo in cui è imprescindibile
coniugare ecologia, economia e politica.
La parola “mobbing” è un termine oggi molto gettonato. Che
significa, cosa comporta, quali sono le conseguenze anche nelle
relazioni comunitarie o nei gruppi lavorativi, come lo si cura. Ne
scrive Anna Bissi.
Si è mai parlato degli accostamenti fatti nelle comunità tra la famiglia
di provenienza e la comunità religiosa in cui si vive? Quali le
incidenze? Ci possono essere argomenti orientativi per le persone in
formazione? Ne scrive Lucio M. Pinkus.
Di Pasqualina Masi
la rivista riporta alcune annotazioni, frutto di un saggio e ben
programmato lavoro fatto dall’USMI calabra: riflessioni, proposte,
concretizzazioni.
Infine M. Noemi Mariacher
in pochissime pagine traccia alcune linee per capire quella inquietudine
del cuore umano che lo spinge sulla continua ricerca dell’Essenziale,
ossia di Dio.
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