Prima
di avviarmi alla conclusione, desidero esprimere un grazie corale e
personale alle molte sorelle che hanno contribuito al buon andamento di
questa Assemblea e sostengono il lavoro dell’USMI.
Ringrazio suor
Battistina che anche quest’anno ha accettato con disponibilità e
passione di animare e moderare l’Assem-blea.
Grazie per la
creatività e competenza che ha saputo mettere a disposizione,
contribuendo così al buon esito dei lavori e a un coinvolgimento
formativo e partecipativo.
Ho anche due cirenei da
ringraziare: la segretaria generale, suor Pieremilia, e con lei tutte le
responsabili degli uffici e le rispettive segretarie, e l’economa
generale, che da alcuni mesi ha ricevuto le consegne da suor Letizia
Tiruschi. Mi pare, infatti, questo il momento più appropriato per
presentare la nuova economa dell’Usmi nazionale, suor Donatella Zordan,
delle Suore Dorotee, Figlie dei Sacri Cuori (di Vicenza). A lei
auguriamo buon lavoro, fatto di pazienza e collaborazione.
Una parola di
ringraziamento mi sembra doverosa per tutte voi e in particolare per
quelle madri generali e provinciali che hanno offerto l’aiuto di qualche
consorella per gli Uffici dell’Usmi nazionale, regionale, diocesana.
Ripercorrendo i diversi
momenti di questa Assemblea, in particolare dal pomeriggio di ieri a
oggi, ciascuna si sarà chiesta... e adesso... che cosa si fa...? Da dove
ricominciamo...? Come vogliamo continuare insieme a costruire ponti, a
rimanere al timone della nostra barca? (Direi che in questi giorni ci
siamo sentite un po’ tutte nella stessa barca!)
Le provocazioni sono
state numerose, ma orientate verso la stessa direzione: essere
speranza nel fiume della mobilità umana, guardando
alI’Italia in Europa. Esprimere una vita religiosa che attinge
vitalità da Cristo e dalla Sua Chiesa e che vuole modulare la sua
azione apostolica con una nuova coscienza ecclesiale.
Pensando a quest’Assemblea
mi è venuta spontanea un’immagine: il lavoro svolto ai diversi livelli è
stato come un dissodare il terreno, un rimuovere la terra attorno
ad una pianta preziosa per rinvigorirne le radici e rinverdirne il
tronco.
I momenti vissuti
insieme possono costituire l’iniziazione a quel cambiamento che
riconosce nello Spirito santo l’agente primo di ogni vera rinascita e
che ci mette in moto fin da ora per quei piccoli gesti di speranza che
già da oggi, come responsabili dei nostri Istituti, possiamo concepire
nel cuore.
Nel “concepimento”
l’azione principale è essere disponibili e offrire tutta la propria
persona; per noi significa aprirci interamente all’azione dello Spirito
santo.
Maria santissima, che
ora invocheremo con il canto del Regina Coeli, ci aiuti ad essere
“grembo fertile” di vita evangelica.
Grazie!
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