Com’è
ormai consuetudine per la nostra rivista, il numero di Consacrazione e
Servizio di luglio-agosto riporta gli Atti dell’Assemblea Nazionale USMI,
che quest’anno, in sintonia con il cammino della Chiesa e dell’umanità di oggi,
ha focalizzato la tematica: “Rendere visibile la speranza in un mondo che
cambia: Le religiose tra interscambio generazionale e mobilità etnica”.
Mai tematica è stata
maggiormente attuale di questa, perché oggi viviamo in un mondo dove la mobilità
etnica è diventata quasi un modus vivendi e l’interscambio generazionale
una esigenza fondamentale per costruire il futuro.
Giuliana Martirani, parlando
all’Assemblea, ci ricordava che l’interscambio generazionale ha come primo
compito quello di far desiderare il futuro alle nuove generazioni. Per questo ci
siamo domandate quale futuro stiamo costruendo per coloro che verranno dopo di
noi? Che esempio di speranza stiamo dando con la nostra vita e le nostre opere?
E la relatrice aggiungeva: «In
un mondo interetnico, qual è il nostro, potremmo avere le soluzioni ai problemi
se solo avessimo la coesione umana, la comunità umana, la famiglia umana sognata
da Dio, resa concreta da Gesù e resa possibile dallo Spirito santo.
«Questa coesione umana, voi
suore la state facendo da duemila anni, anzi avete fatto qualche cosa di più:
avete dimostrato che si fa coesione sociale con un’altra modalità, e cioè con la
povertà, la castità e l’obbedienza, nella giustizia e nella pace, che non sono
mai cose scontate…».
Le relazioni fatte
all’Assemblea, il risultato delle tavole rotonde e dei work-shops le
mettiamo a disposizione delle lettrici e dei lettori di Consacrazione e
Servizio, perché ciascuna/o ne faccia tesoro, per condividere in modo sempre
più ampio il cammino intercongregazionale attraverso la conoscenza,
l’informazione, la riflessione, l’approfondimento, la provocazione per
cominciare a vivere il sogno di Dio…
Cogliamo anche l’occasione per
porgere a tutte e a tutti gli auguri per distensive e pacifiche vacanze,
all’insegna del buon umore e della gioia del cuore.
Cordialmente
La redazione del Centro Studi
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