n. 4
aprile 2003

 

Altri articoli disponibili


 

trasp.gif (814 byte)

trasp.gif (814 byte)

trasp.gif (814 byte)

trasp.gif (814 byte)

L’acqua, elemento prezioso e sprecato, che dice al credente? L’acqua è potenza, è ambito vitale e misterioso. Perciò la forza del suo simbolo sta nel portare ad evidenza ciò che si nasconde nel cuore dell’uomo, ma può anche essere l’elemento per l’albero piantato lungo i suoi corsi… E l’acqua purificatrice del battesimo? e quella che è sgorgata con il sangue di Gesù già morto sulla croce? Ne scrive Erminio Antonello.

  Per Lilia Sebastiani, il corpo è realtà sponsale in quanto relazione con il mondo, ambito di incarnazione e strumento di linguaggio d’amore, in quanto sospeso tra limite e infinito, in quanto immagine di Dio in relazione; infine in quanto luogo di conoscenza e tramite di dono totale di sé.

  Della paura, come aggressività, come difesa, come espressione di ricerca di Dio, come spinta a trattenere la vita parla Anna Bissi.

Amedeo Cencini si sofferma a tratteggiare i voti come esercizio di fraternità. E oggi questo è particolarmente vero e urgente, anche come testimonianza da rendere a tutta la società.

Mai senza la storia, mai fuori della storia: è il pensiero di Emilio Grasso. Egli spiega la bellezza e la necessità di questa presenza come questione cristologica e questione politica, per cui è sommamente necessaria, pur nella povertà di soluzioni, la totalità d’amore.

Per un migliore inserimento nella storia ecco l’inculturazione. Ne scrive S. E. Mons. Angelo Amato. Sempre con particolare attenzione alla vita consacrata la quale deve essere qualificata per capire le situazioni, il mutare degli eventi, e proporre soluzioni ai problemi.

Torna indietro