
L’acqua, elemento prezioso e sprecato, che dice al credente? L’acqua è
potenza, è ambito vitale e misterioso. Perciò la forza del suo simbolo sta
nel portare ad evidenza ciò che si nasconde nel cuore dell’uomo, ma può
anche essere l’elemento per l’albero piantato lungo i suoi corsi… E
l’acqua purificatrice del battesimo? e quella che è sgorgata con il sangue
di Gesù già morto sulla croce? Ne scrive Erminio Antonello.
Per Lilia Sebastiani, il corpo è realtà sponsale in quanto
relazione con il mondo, ambito di incarnazione e strumento di linguaggio
d’amore, in quanto sospeso tra limite e infinito, in quanto immagine di
Dio in relazione; infine in quanto luogo di conoscenza e tramite di dono
totale di sé.
Della paura, come aggressività, come difesa, come espressione di ricerca
di Dio, come spinta a trattenere la vita parla Anna Bissi.
Amedeo Cencini si sofferma a tratteggiare i voti come esercizio di
fraternità. E oggi questo è particolarmente vero e urgente, anche come
testimonianza da rendere a tutta la società.

Mai senza la storia, mai fuori della storia: è il pensiero di Emilio
Grasso. Egli spiega la bellezza e la necessità di questa presenza come
questione cristologica e questione politica, per cui è sommamente
necessaria, pur nella povertà di soluzioni, la totalità d’amore.

Per un migliore inserimento nella storia ecco l’inculturazione.
Ne scrive S. E. Mons. Angelo
Amato. Sempre con particolare attenzione alla vita consacrata la quale
deve essere qualificata per capire le situazioni, il mutare degli eventi,
e proporre soluzioni ai problemi.
 |