n. 5
maggio 2003

 

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Il vento è immagine della potenza di Dio, ma è anche metafora dell’esiguità e della provvisorietà dell’esistenza umana. Rimanda allo Spirito ed esprime anche la nullità e la vacuità dell’uomo quando pretenda di sussistere senza l’aiuto di Dio. Ne scrive Erminio Antonello, fondando, come sempre, il suo discorso sulla Parola e sull’esperienza umana.

  Con alcuni spunti pertinenti Antonia Castellucci, responsabile dell’Ufficio per l’animazione vocazione dell’USMI nazionale, chiarisce quali sono le spinte che possono guidare nella riflessione per la prossima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. E’ un servizio che nasce dalla ricerca, che si fa prossimità; un servizio al femminile inscritto nella corporeità della donna e che esige una autentica conversione.

  Anna Bissi affronta il discorso dell’educazione del sentimento nella sua relazione con la vita comunitaria. Enumera alcune possibili anomalie: ostilità, invidia, gelosia, aggressività. Non solo. Parla anche di positività come la trasparenza e la gratitudine, perché «l’educazione dei sentimenti si colloca come ambito di crescita che comporta la mutua collaborazione della dimensione psicologica e di quella spirituale».

Sai riposare? Mario Bizzotto ne spiega la necessità e ne enumera i vantaggi: riposo e contemplazione; riposo e raccoglimento; riposo e godimento della creazione, fintanto che ogni uomo e ogni donna passeranno al luogo della quiete che non ha fine.

Le riflessioni sullo ‘stupore’ come atteggiamento di fede scritte da Filippa Castronovo possono servire, oltre che per l’arricchimento conoscitivo personale, anche per un momento di preghiera comunitaria. Imparare a stupirsi e godere in un mondo travolto da sconvolgimenti è pur sempre un’opportunità di maturazione personale.

Di S. E. Mons. Angelo Amato, riportiamo un suo intervento sui criteri che devono guidare la vita consacrata nel cammino per l’inculturazione del Vangelo e quali sono le vie per una formazione per questa specifica inculturazione.

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