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Diamo inizio a un
nuovo tema: simbolismo e vita consacrata. Dopo averne dato i
motivi, Corrado Maggioni, monfortano, docente al Marianum di Roma,
illustra la simbologia insita nel "sigillo". Ne descrive le varie
funzioni; poi, partendo dalla Parola, ne spiega il significato validamente
applicabile all'identità del cristiano e, quasi in modo particolarmente
proprio, ad ogni consacrata/o, la cui vita "deve manifestare, come un
sigillo eloquente, la presenza di Colui che ne è il Signore,
l'appartenenza esclusiva a Dio".
"In ogni esistenza fa breccia, di tanto in tanto, una percezione di
impotenza di fronte a se stessi, agli altri e alla realtà, che si traduce
nel sentirsi estraniati e soli". Così inizia il suo saggio Erminio
Antonello, lazzarista, dir. prov. delle Figlie della Carità della
Sardegna. Pur "essendosi assottigliato il silenzio della solitudine" -
egli scrive - è necessario capire dove sta il suo valore. Difatti la
solitudine umana è aperta alla comunione e la vita religiosa oggi deve
saper dare questa testimonianza; soli per essere meglio e più
profondamente in comunione con Dio e con tutti.
Giovanni Paolo II ha offerto il tema per la giornata della pace - 1
gennaio 2002 - unendo ancora una volta i temi perdono e pace.
Sabatino Majorano, redentorista, docente di Teologia morale, ne
spiega il significato partendo dalla Scrittura, e rifacendosi alla Novo
millennio ineunte. Ne descrive l'esigenza sociale particolarmente
richiesta dal nostro contesto storico e lancia un messaggio forte alle
comunità di vita consacrata.
Psicologia e spiritualità, in conflitto? Decisamente no! Lo chiarisce Anna
Bissi, psicologa, con un ragionare documentato, oltre che dalla
qualificazione scientifica, anche dall'esperienza. L'unità dell'essere
umano è la base per l'unione degli orientamenti. Una scienza, se tale è,
non potrà mai annullarne un'altra. L'autrice parla delle confusioni oggi
esistenti e chiarisce la strategie da valorizzare, qualora si dovessero
presentare dei conflitti.
Infine, Silvia Recchi, con
laurea in Diritto e attualmente docente in Cameroun, partendo dal fatto
che
membri appartenenti alle varie religioni, si appellano a Dio,
qualsiasi azione compiano, chiarisce l'assurdità di alcune conclusioni cui
si può giungere con tale impostazione di pensiero. E afferma
l'imprescindibilità della testimonianza dei valori evangelici da offrirsi
a tutti, oggi con più forza che mai.
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